Viola o violino: quale scegliere? Guida al confronto, differenze, prodotti e costi

La viola e il violino sono due strumenti ad arco apparentemente molto simili. Eppure hanno differenze significative, sia negli elementi di costruzione che nella conseguente emissione sonora. Vediamo quali sono le caratteristiche salienti di entrambi gli strumenti, come si presentano le collezioni disponibili sul mercato e in che modo scegliere il prodotto più adatto alle proprie esigenze.

Le differenze strutturali

La prima differenza riscontrabile è la lunghezza della cassa armonica. Mentre nel violino, essa ha una misura standard di circa 35 centimetri e mezzo; nella viola la cassa può avere una lunghezza compresa fra i 39 e i 44 centimetri (quella di gran lunga più diffusa è di circa 42 centimetri). La variabilità di dimensioni nella viola è correlata alla sua gestione acustica. Lavorando su un registro di accordatura che risulta di una quinta più basso rispetto a quello del violino, la viola avrebbe bisogno di una cassa armonica pari a circa 53 centimetri (il 50 % in più della lunghezza del violino). Questo ha costituito da sempre un elemento di difficile soluzione per i liutai, in quanto si tratta di una misura impossibile da tenere a spalla e suonare nel modo opportuno, al di là di quale sia la struttura fisica del musicista.

Si è pensato così di trovare un compromesso e dotare la viola di una gamma di lunghezze che, per quanto limitata, fornisse a chi la suona una buona praticità d’uso, unitamente ad una emissione sonora ottimale.

L’emissione sonora

L’emissione sonora è un elemento di distinzione centrale tra la viola e il violino. Entrambi gli strumenti sono costituiti da quattro corde, tre delle quali sono in comune e corrispondono alle note LA, RE e SOL. Tuttavia, mentre sul violino la quarta corda è quella più acuta del MI, la viola ha quella grave del DO. La produzione del suono risulta diversa però anche ad un livello timbrico. A parità di melodia riprodotta, il violino emette infatti un suono decisamente più vivace, brillante ed acuto. La viola, dal canto suo, propone una sonorità tendenzialmente morbida, calda e dalle tinte musicali più scure.

Potremmo dire che la viola si colloca a metà strada tra il violino e il violoncello, in quanto offre un registro sonoro certamente più basso rispetto al violino, ma non le è consentito di raggiungere in alcun modo la gravità di note che sono proprie del violoncello.

L’archetto

Un’altra differenza da prendere in esame tra viola e violino è esterna allo strumento e si tratta dell’arco da adoperare. L’arco da viola presenta un numero più elevato di crini rispetto a quello da violino, tanto da risultare anche leggermente più pesante (di circa 10 grammi). Altro particolare che permette di riconoscere le due tipologie di arco, è il tallone (la parte relativa all’impugnatura): pur formando in entrambi i casi un angolo retto da 90 gradi, il tallone dell’arco da violino è a spigolo vivo, quello dell’arco da viola si presenta invece arrotondato.

Quelle tra gli archi sembrano differenze irrilevanti, ma lo sono soltanto in apparenza. Infatti, chiunque suonasse entrambi gli strumenti e volesse provare a scambiarne i rispettivi archi, noterebbe presto una differenza netta. In particolare, per quanto sia irrisoria la differenza di peso tra i due archi, questa sarebbe facilmente percepibile pizzicando le corde del violino con l’arco da viola.

Come scegliere

Il primo fattore da considerare nella scelta tra i due strumenti è il suono riprodotto. Ognuno di noi ha una propria sensibilità musicale. In base ad essa può risultare più affascinante una sonorità che si concentra maggiormente su tonalità alte, invece che basse. Come l’esatto contrario. Si può dire a tal proposito che, di primo acchito, il suono del violino (di per sé indubbiamente più squillante e brioso) è quello che esercita sui più il fascino maggiore. Basti considerare che, da sempre, è più facile reperire dei violinisti, piuttosto che dei violisti. Nonostante la viola abbia avuto nella sua storia dei sostenitori davvero illustri, tra i quali spiccano soprattutto Bach, Schubert  e Mozart. E’ anche vero che, proprio per il fatto di vantare un numero più corposo di musicisti attivi, nell’ambito professionale del violino si potrebbe riscontrare una concorrenza maggiore.

Resta oggettivo il fatto che, le dimensioni contenute del violino, suggeriscano e determinino una gestione più pratica dello strumento. Tra tutti i cosiddetti archi, il violino è infatti quello generalmente consigliato dagli esperti per iniziare. Una indicazione che risulta particolarmente valida per i bambini e per le persone molto piccole di statura. Viceversa, per chi ha mani grandi, potrebbe rivelarsi ben più agevole imparare a suonare la viola.

Prodotti e costi

Vediamo ora quali sono le marche che distribuiscono le viole e i violini con il più interessante rapporto qualità – prezzo. Tale correlazione é fondamentale da considerare, soprattutto quando si valuta l’acquisto di uno di questi strumenti con una finalità di studio. In questo caso é infatti utile avere a disposizione un prodotto di buona qualità, che permetta di affinare al meglio la tecnica musicale. Al tempo stesso, sarebbe preferibile non dover spendere una fortuna, dal momento che non si sa per quanto tempo e con quali risultati si procederà. Del resto non si può neppure sapere in anticipo se, lo strumento che si è scelto, corrisponda fino in fondo alle proprie inclinazioni musicali ed alla propria cifra artistica e stilistica. Tutta una serie di valutazioni che andranno fatte necessariamente dopo un certo periodo di pratica sullo strumento.

Per quanto concerne i prodotti con il migliore rapporto qualità – prezzo, possiamo segnalare tra gli altri i violini e le viole di Stentor, Primavera, Yamaha, Gewa, Forenza e Stagg. Di quest’ultimo marchio sono molto fornite e accattivanti anche le proposte delle corrispettive varianti elettriche.

I prezzi variano, e talvolta anche in modo consistente, in base alle caratteristiche tecniche e strutturali dello strumento, nonché alla presenza eventuale di ricambi e/o di accessori. Si tratta inoltre di costi che, per natura, sono soggetti ad oscillazioni di varia entità nel corso del tempo. Di conseguenza, è consigliato di verificare sempre le informazioni del prodotto che s’intende acquistare, come anche il costo effettivo, sui canali ufficiali del marchio produttore.

Laureata in Marketing e Comunicazione, ho avuto diverse esperienze professionali in campo pubblicitario. Amo leggere e scrivere da sempre interessandomi di vari ambiti; in particolare moda, benessere, design e tecnologia. Scrivo anche poesie, alcune delle quali pubblicate in volumi antologici.

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