Tutte le tipologie di ukulele: guida alla scelta del modello migliore per caratteristiche e prezzi

L’ukulele è uno strumento hawaiano di origini portoghesi. E’ stato costruito nella seconda metà del XIX secolo da alcuni lavoratori arrivati dal Portogallo. Si sono ispirati, nella realizzazione di questo particolare strumento al cavaquinho e alla braguinha. Nel corso degli anni questo strumenti ha riscosso un enorme successo soprattutto nella musica folkloristica hawaiana e nei generi pop e rock. Molti sono stati, e sono tutt’ora, gli artisti che ne hanno fatto utilizzo come ad esempio i Queen, George Harrison, Eddie Vedder e per quanto riguarda l’Italia, Rino Gaetano.

Il successo più grande dell’ukulele, però, è stato riscontrato tra i musicisti appassionati che cercano un nuovo strumento per ampliare le proprie conoscenze in campo musicale e ampliare le proprie abilità. Possono essere, inoltre, anche una soluzione a strumenti più ingombranti come per esempio le chitarre, se si desidera portarle con sé durante i viaggi o le vacanze estive.

I tipi di ukulele

Nel mondo del mercato non esiste un solo tipo di ukulele, ma come per i sassofoni, esistono di varie grandezze e accordature. Ognuno di questi ha una particolare sonorità. Esiste, nello specifico, l’ukulele sopranino, soprano, concerto, tenore, baritono e basso. L’ukulele standard è più diffuso è decisamente quello soprano. L’ukulele sopranino è una variante più acuta e anche una delle più antiche, nata all’inizio del Novecento. Si tratta di un modello di 43 centimetri.

L’ukulele soprano è un modello creato dai lituai portoghesi che sono emigrati alle hawaii. Questo modello è lungo 53 centimetri. L’ukulele concerto è molto simile a quello soprano ed ha un registro più basso. Le dimensioni sono decisamente maggiori, 53 centimetri.

L’ukulele tenore ha una lunghezza di 66 e si trova nel registro intermedio della scala musicale, questo modello ha origine negli anni Venti del Novecento. L’ukulele baritono è stato creato negli anni Novanta ed è lungo 74 centimetri, è decisamente più grande, quasi come una chitarra da studio. L’ukulele basso è leggermente più lungo dell’ukulele baritono, va detto che è poco diffuso rispetto ai precedenti.

L’accordatura dell’ukulele

L’accordatura di un ukulele dipende dalla tipologia di strumento e dal suo intero registro. L’accordatura più usata e comune è quella in GCEA, che viene declinata in base al tipo di ukulele. Rispetto ad altri strumenti risulta particolarmente difficile da accordare ed è raro che resti accordato per molto tempo. Questo avviene principalmente a causa delle loro chiavette. Le chiavette permettono di:

  • Mantenere una posizione più a lungo
  • Ottenere un’accordatura maggiore
  • Ottenere un’accordatura più armoniosa e uniforme

Per ottenere un’accordatura perfetta, o comunque più precisa si possono usare rapporti di trasmissione più alti, così la modifica sarà più piccola.

I migliori brand di Ukulele

La Kala Brand Music Compar è una casa statunitense non hawaina che ha sede in California. Il marchio Lanikai è invece più noto nell’universo indie. E’ un brand originario delle hawaii, dove si trova tutt’ora una sede, precisamente nell’isola di Oahu. L’obiettivo di questo brand è quello di creare ukulele indirizzati più a coloro sono agli inizi della loro carriera musicali e non ai musicisti più navigati.

Le caratteristiche dell’ukulele

Una volta scelto un modello in base alla taglia particolare, sarà opportuno fare una scelta in base alle particolari caratteristiche. Quelle più importanti e fondamentali sono in riferimento al suono e alla performance. Un ukulele può suonare meglio di un altro principalmente per 5 cose:

  • Tipo di legno
  • Elettronica
  • Capacità di mantenere l’accordatura
  • Sol alto\basso
  • Marca

I tipi di legno che compongono un ukulele

I tipi di legno principali che compongono un ukulele sono due:

  • Koa
  • Mogano

Il koa, però, non cresce nel mondo ovunque al di fuori delle Hawaii ed è per questo che è raro trovare ukulele che vengono composti con questo legno in particolare. Il mogano, invece, è molto più usato e può creare un suono che è in grado di rivaleggiare con il koa. Oltre a questi due legni ci sono anche altri che vengono utilizzati per comporre diverse parti di uno strumento. Ad esempio l’abete rosso e il cedro che costituiscono quasi sempre la cassa di risonanza. L’ebano che è comune per il manico e il ponte, il palissandro utile per le fasce laterali, la tavola posteriore e la tastiera. Il mogano, infine, è usato di solito per la paletta. Spesso si pensa che un ukulele realizzato in legno composito sia più economico ma non sempre è così. Questi strumenti hanno un costo inferiore quando sono composti in legno laminato, che nasconde l’uso di un legno decisamente meno costoso al suo interno.

L’elettronica di un ukulele

Esistono ukulele acustici ed elettroacustici, vi sono delle differenze per quanto riguarda il suono e il prezzo. Nello specifico gli ukulele acustici sono migliori se suonati in ”acustico” rispetto a quelli elettro-acustici. Quest’ultimi suonano meglio se vengono amplificati. I migliori ukulele di fascia alta vengono apprezzati decisamente di più se sono prodotti con un’elettronica integrata. Dunque, se si vuole suonare in acustico è opportuno scegliere un ukulele acustico, se si vuole suonare amplificati, bisogna scegliere un ukulele elettro-acustico.

Mi chiamo Martina, sono del ’97 e frequento la facoltà di Lettere Moderne all’Università di Napoli, Federico II. Amo da sempre il giornalismo e mi piace molto scrivere. Mi coinvolge anche trattare i più disparati argomenti, soprattutto nell’ambito della musica e degli strumenti musicali poiché sono anche appassionata di chitarra e pianoforte. Tra i miei hobby ci sono sicuramente la lettura di poesia, la scrittura, la musica e la danza.

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