Strumenti musicali per orchestra: migliori prodotti di Aprile 2024, prezzi, recensioni

Il termine orchestra deriva dall’antica Grecia e a Roma indicava il luogo di un teatro dove veniva svolta l’azione scenica del coro danzante. Fu utilizzato anche nel Rinascimento per indicare il luogo che si trova esattamente di fronte al palcoscenico. La parola è apparsa successivamente anche in Francia, indicando un insieme di molti strumentisti e strumenti musicali, proprio come la conosciamo noi oggi. L’istituzione dell’orchestra è nata proprio nel XVII e nel XVIII secolo in Europa e poi solo successivamente nel resto del mondo. Le orchestre attuali di musica classica sono composte da strumenti ad arco, a fiato e a percussione.

Alcuni gruppi di strumenti venivano usati per suonare nelle case del pubblico, che spesso era ristretto ad una particolare cerchia di nobili. La musica veniva dunque chiamata ”da camera”. Si trattava, come già detto, di un pubblico nobile che poteva permettersi un concerto con veri e propri strumenti nella propria casa con un’orchestra privata.

Le orchestre musicali: due tipologie differenti

L’orchestra da camera è formata da un numero ridotto di strumenti. L’orchestra filarmonica è di medie dimensioni ed è formata da una serie di strumenti che unendosi hanno formato un organico. Il termine può essere anche usato per indicare un’orchestra sinfonica, come avviene spesso in alcune compagnie di New York. L’orchestra sinfonica, invece, è di grandi dimensioni e può comprendere strumenti appartenenti a più famiglie. Di solito è formata da circa 40 strumentisti e può superare anche un centinaio di elementi. Gli strumenti che vengono adoperati sono molto vari. Nell’orchestra sinfonica possiamo citare ad esempio strumenti come quelli ad arco ( violini, viole, violoncelli, contrabbassi), le arpe, i legni ( fagotti, oboi, clarinetti, corni, flauti, traversi, ottavini), ottoni ( corni, trombe, tromboni, tube) e le percussioni come per esempio i timpani e percussioni di vario tipo.

L’orchestra di fiati

Un’orchestra di fiati, come indica la stessa definizione, è una formazione musicale che è formata fondamentalmente da strumenti a fiato appartenenti prevalentemente alla famiglia dei legni e degli ottoni e da un insieme di strumenti a percussione. Questa formazione musicale è molto flessibile, poiché può variare in qualsiasi momento a seconda delle particolari esigenze dell’intera orchestra,  ed è in grado di eseguire repertori musicali appartenenti a categorie di vario tipo, come ad esempio la musica originale per la banda, le colonne sonore dei film, la musica classica ed infine la  musica leggera. Proprio come l’orchestra tradizionale, l’orchestra di fiati è caratterizzata prevalentemente da strumenti che producono altezze sonore sostanzialmente differenti: si parte dalle note acute dell’ottavino  per arrivare a quelle più gravi prodotte dal bassotuba. Tra questi si trovano prevalentemente flauti, oboi, fagotti, clarinetti, sassofoni, trombe, corni, tromboni ed eufoni.

I legni sono soprattutto strumenti a fiato che producono un suono attraverso un foro situato nell’imboccatura, come avviene soprattutto e molto spesso nei flauti. Il suono può essere prodotto anche facendo vibrare delle piccole linguette costituite esclusivamente da legno, chiamate anche, che, in base al tipo di strumento, possono essere fissate su un supporto o unite tra di loro. Il nome «legni» deriva dal fatto che originariamente e anticamente,  questi strumenti avevano il corpo costituito prevalentemente da legno. Col passare del tempo gli uomini, in particolar modo i musicisti hanno iniziato ad ampliare i propri orizzonti musicali. Un esempio classico può essere il sassofono, strumento ad ancia che viene  costruito in ottone il quale,  visti gli elementi di somiglianza con il clarinetto, è appartenente alla vera e propria famiglia dei legni.

Gli ottoni sono strumenti a fiato che riescono a riprodurre il suono grazie al movimento vibrante delle labbra dell’esecutore stesso. Il funzionamento avviene tramite quello dei tubi dei cavi, i quali, variando la frequenza di vibrazione producono una serie di armonici naturali. Gli ottoni, in base alle loro caratteristiche dal punto di vista estetico, possono appartenere anche ad un’altra categoria di strumenti di cui fanno parte: trombe, cornette, filicorni, corno francese e tromboni.

Gli strumenti a percussione, invece, sono quegli strumenti che suonano se vengono percossi, sfregati e persino agitati con le mani dell’esecutore musicista. Possono essere suonati anche mediante bacchette o spazzole o altri tipi di appositi strumenti. Le percussioni possono essere divisi in due modi:

  • Idiofoni
  • Membranofoni

Negli idiofoni l’elemento vibrante è caratterizzato dal corpo stesso dello strumento. Non sono presenti, dunque, corde, aria e membrana. I membranofoni, invece, producono un suono grazie alle vibrazioni di una membrana o di una corda che viene a sua volta percossa da un particolare battente. Queste due categorie di strumenti possono essere definite:

  • A suono determinato
  • A suono indeterminato

Quelle a suono determinato producono suoni ben definiti, quelli a suono indeterminato producono un suono non molto definito.

La struttura di un’orchestra

La composizione tipica di un’orchestra sinfonica può essere schematizzata in questo modo: strumenti a corda, archi, arpa e legni. Qualche volta, anche se raramente, questo tipo d’orchestra può includere cordofoni a corde percosse, altre percussioni, altri legni e altri ottoni. Al giorno d’oggi le orchestre sono dirette da un cosiddetto direttore d’orchestra. In passato, però, la situazione era alquanto differente. Soprattutto per quanto riguarda le piccole orchestre, spesso il direttore, era semplicemente il primo violino o un musicista che era la maggior parte del tempo impiegato nell’esecuzione.

Altri tipi di orchestra

Esistono, oltre a quelli citati, anche altri tipi di orchestre, come per esempio quella barocca, classica e romantica. Rispettivamente sono composte da: flauti, oboi, oboi d’amore, oboi da caccia, trombe e corni naturali con timpani archi. La seconda orchestra è caratterizzata da flauti, oboi, clarinetti, fagotti, corni e trombe timpani. L’ultima orchestra citata è caratterizzata da flauti, oboi, clarinetti, fagotti, corni, cornette, trombe, tromboni, oficleidi timpani e arpe archi.

Le sezioni delle orchestre

Qualche secolo fa la formazione più comune era formata da tre strumenti, ciascuno suddiviso per tipo. La sezione degli ottoni  è costituita da quattro corni, tre trombe, tre tromboni e una tuba. Qualche volta vengono affiancati altri ottoni, come il trombone basso o la tuba wagneriana, realizzata dal compositore tedesco e usata per la sua musica. Nella musica del Novecento vi sono delle composizioni nelle quali ci sono decine di strumenti differenti comprese le percussioni.

Mi chiamo Martina, sono del ’97 e frequento la facoltà di Lettere Moderne all’Università di Napoli, Federico II. Amo da sempre il giornalismo e mi piace molto scrivere. Mi coinvolge anche trattare i più disparati argomenti, soprattutto nell’ambito della musica e degli strumenti musicali poiché sono anche appassionata di chitarra e pianoforte. Tra i miei hobby ci sono sicuramente la lettura di poesia, la scrittura, la musica e la danza.

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