Strumenti musicali etnici: migliori prodotti di Aprile 2024, prezzi, recensioni

Per musica etnica, si intende la musica dei diversi popoli, essa è una parola di origine greca, ethnos, che significa proprio: tipica del popolo. Questa musica, detta anche popolare o folcloristica, rispecchia le usanze, le tradizioni e viene utilizzata nelle occasioni più importanti della vita. Per esempio alla nascita, al matrimonio, per la morte, oltre che in celebrazioni sociali e religiose. Spesso la musica etnica accompagna la danza ed il canto. Nei secoli, ogni cultura ha sviluppato un proprio stile musicale. Lo strumento musicale etnico appartiene alla cultura del territorio, testimonia storia e sacralità di una tradizione di suoni e atmosfere. Spesso, in origine, venivano elaborati con pochi materiali, poveri ed elementari.

Duduk

Il duduk è uno strumento musicale appartenente alla tradizione armena, noto anche come “flauto albicocca”, dal legno con cui è costruito, appositamente tagliato una sola volta l’anno. Viene messo nella famiglia dei legni. Di origine antichissima. Pare che sia l’unico vero strumento armeno che è sopravvissuto lungo la storia. La più importante caratteristica del duduk è la sua abilità nell’esprimere la dialettica e l’umore della lingua armena.

Ciaramella

La ciaramella è uno strumento musicale popolare a fiato appartenente alla famiglia degli oboi con ancia doppia e senza chiavi. Il termine “ciaramella” deriva dal diminutivo della parola greca kàlamos, che significa “canna”. Molto usato nel Sud Italia, spesso viene confuso con la zampogna.

Zampogna

Strumento della tradizione musicale popolare italiana, è molto diffuso in particolare nelle regioni del Sud. Dal medioevo all’età moderna si diversificò in varie tipologie territoriali:

  • cornamusa scozzese e irlandese, a insufflazione indiretta
  • la musetta francese
  • la piva.

La sua funzione è stata quella di scandire i momenti salienti dell’anno agricolo, secondo l’arcaico calendario stagionale. Il suo repertorio è costituito da tarantelle, pastorali ed accompagnamento al canto.

Oud

L’oud è uno strumento a corda appartenente alla famiglia dei liuti a manico breve, con cassa a tre fori e privo di tasti. Proveniente dalla Persia. Il numero delle corde può variare, generalmente sono 11 divise in 5 coppie con accordatura binata, più un bordone singolo. Il tipo di accordatura dipende dal genere suonato e dalla provenienza.

Bouzouki

Il bouzouki è uno strumento a tre corde di origine greca. La cassa del bouzouki è bombata e costituita da una tavola armonica a forma di goccia e solitamente decorata. Presenta un fondo redatto con strisce di legno curve, come il mandolino napoletano, di cui è parente. Mentre il manico è molto lungo ed ha 26 tasti. Può avere tre o quattro corde doppie, le alte accordate all’unisono, le basse invece a coppie di ottave.

Saz

La parola saz riunisce la famiglia di liuti a manico lungo appartenenti alla cultura musicale turca. Chiamato anche “chitarra saracena”, il saz è uno strumento a corda con cassa in legno a forma di pera e tasti mobili. Di origine curda, il suono del saz risulta delicato e cristallino, e viene suonato con un plettro.

Organetto o fisarmonica diatonica

La fisarmonica diatonica, detta organetto è uno strumento a mantice, reca i bottoni e può suonare melodia e accompagnamento insieme. Fa parte degli “aerofoni meccanici”, funziona con delle ance libere in acciaio, ognuna di esse intonata. Le ance vengono fissate su strutture in legno poste nel cavo di due parallelepipedi in legno, forniti di tastiere a bottoni. Tipica dell’organetto è la tastiera melodica a bottoni, composta a scale diatoniche su una o due file di tasti in verticale. Nel caso di più file verrà chiamata fisarmonica cromatica bitonale.

Fisarmonica

La fisarmonica è uno strumento musicale appartenente alla famiglia degli aerofoni; dotata di mantice a movimento manuale, ed ancia libera, è tradizionalmente da sempre legata al folklore ed alle danze popolari. Le fisarmoniche si classificano in tre grandi famiglie:

  • le fisarmoniche da liscio,
  • le fisarmoniche da concerto,
  • le fisarmoniche da studio.

La fisarmonica da liscio reca 3 voci a destra e 5 a sinistra, per cui viene detta “in terza e quinta”. Mentre nelle fisarmoniche da concerto presentano fino ad 11 voci al massimo. Infine, nelle fisarmoniche da studio e in quelle da concerto non esiste l’ottava battente.

Mandolino

Il mandolino è uno strumento che appartiene al genere dei cordofoni, nasce in Italia nel sec. XVII, e ne costituisce uno dei vanti artistici, presenta diverse varianti:

  • mandolino “classico” caratterizzato da quattro corde doppie accordate insieme,
  • cremonese,
  • milanese,
  • toscano.

L’origine del mandolino risale comunque a Napoli, con il modello napoletano elaborato da parte della celebre Casa Vinaccia, primo storico laboratorio di costruzione ed elaborazione artigianale e tecnica dello strumento. Viene suonato eminentemente con la tecnica a plettro, e recando la stessa accordatura del violino diviene in breve oggetto della musica “colta” suscitando l’interesse di compositori quali Vivaldi, Scarlatti, Mozart e Beethoven.

Banjo Tenore

Il “banjo” è uno strumento cordofono di origini africane, importato in America settentrionale nella sua versione a cinque corde. L’elemento primario dello strumento è la cassa di risonanza, con una tavola armonica costituita da una pelle tesa su una cassa circolare, sulla quale sono inseriti a vista i “tiranti” e l’innesto del manico. Il banjo a cinque corde è universalmente riconosciuto come strumento fondamentale nella musica bluegrass. Il Banjo a quattro corde è quello più conosciuto e suonato. Segue una accordatura normale equivalente a quella della viola e della mandola contralto. Ma il banjo a quattro corde ha soprattutto goduto di una grandissima popolarità nel jazz degli anni Venti, la quale pure fu il primo strumento usato a New Orleans. Variazione del banjo è rappresentata nel folk irlandese.

Ukulele

L’ukulele è uno strumento musicale cordofono appartenente alla famiglia delle chitarre. Questo è uno strumento assai squillante ma del tutto privo di corpo timbrico. La storia dell’ukulele lo fa risalire a fine Ottocento. Questo strumento fu elaborato da un gruppo di immigrati portoghesi giunti alle isole Hawaii. Il nome in lingua hawaiana significa “pulce saltellante”. Ci sono cinque tipologie diversificate a seconda della scala e della grandezza del body:

  • sopranino, soprano, concerto, tenore e baritono.

Ha quasi sempre quattro corde singole. Si accorda in modo “rientrante”, quindi in sequenza delle corde non dalla più grave alla più acuta, sol, do, mi, la. Il sol è accordato all’ottava superiore.

Studentessa di Scienze della Comunicazione e soprattutto amante della scrittura. Appassionata della lettura e dell’arte. Scrivo dai periodi delle medie, ma dopo il liceo ho iniziato a perfezionarmi. Ho collaborato con qualche casa editrice, due pubblicazioni certificate e molte altre in self.  Da sempre ho creduto nella passione per la scrittura degli articoli, mi piace tutto ciò che ruota attorno alla tecnologia, alla musica e tutto ciò che concerne la comunicazione. Sono felice di poter scrivere articoli su questi temi.

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