Plettri: migliori prodotti di Marzo 2024, prezzi, recensioni

In questo articolo parleremo dei plettri, che a vista d’occhio potranno sembrare dei semplici triangolini di plastica, ma in realtà è uno strumento indispensabili per poter far produrre un suono agli strumenti a corde. Il plettro non è solamente uno, ma può essere di varie  forme, materiali, colori, spessori e marchi. Andiamo a scoprire parte per parte quali sono le caratteristiche dei vari plettri. Inoltre, il plettro si trova esternamente negli strumenti portatili, viene tenuto fra il pollice e l’indice e si utilizza per sollecitare le corde in senso ascendente e discendente.

Il materiale

Il primo punto, riguarda il materiale che viene usato, molto probabilmente il più importante per quanto riguarda il suono che viene poi prodotto. I plettri che normalmente risultano tra i più diffusi sono fabbricati con materiali plastici come celluloide, nylon, poliacetato e policarbonato. Ma esistono anche plettri in metallo e ovviamente legno. I plettri in plastica, sono più o meno tutti simili. I più equilibrati a livello sonoro sono i plettri in celluloide. Molto comuni sono i plettri in nylon, che offrono un attacco morbido e caldo. Mentre, i plettri in policarbonato,  offrono un attacco ben definito ma leggero.

Invece, i plettri in alluminio e altri metalli sono probabilmente i più particolari e si differenziano per la durezza, producono uno degli attacchi più pesanti. Infine, per parlare di un ultimo materiale, si parlerà del legno, perché ogni legno va a conferire una parità di forma e di spessore e un certo tipo di suono. Naturalmente, risulta logico che questi sono dei plettri spessi e duri, che devono essere ben fatti per poter garantire una presa sicura e la punta presenta un ruolo fondamentale nella costruzione del suo suono. Normalmente hanno una loro particolarità per il Jazz.

Spessore di un plettro

Per quanto riguarda lo spessore, ci sono cinque diverse categorie:

  • thin
  • medium
  • heavy
  • extra thin
  • extra heavy

Forma di un plettro

Passando all’ultima caratteristica, si potrà dire che questa va a influire molto ed esclusivamente sulla suonabilità. Perché le eventuali modifiche al suono sono dovute alla grandezza e alla forma. I plettri grandi sono l’ideale per gli accompagnamenti mentre, ancora una volta, i plettri piccolo hanno una maggior precisione in fase solista. Va detto che, anche il grip è molto importante, dato che risulta necessario un buon grip per poter suonare buone. Ci sono diversi tipi di plettri molto curiosi per la forma e l’uso per cui sono concepiti:

  • Thumbpick, questo è una sorta di plettro ‘a pollice’, che viene letteralmente infilato sul proprio dito come fosse un anello, in tale maniera si risparmia l’impugnatura a due dita. Per cosa viene usato? Di solito si utilizza per alcuni accompagnamenti blues e country. Soprattutto nel country è fondamentale alternare il plettro e le dita perché il basso ha bisogno di un suono molto secco, palmato e definito ma anche normalmente come basso per la chitarra acustica.

Modalità per impugnare correttamente un plettro

Non tutti impugnano il plettro nella stessa maniera, ma il modo naturale di impugnarlo è quello di tenerlo fra indice e pollice in perpendicolare con la linea del pollice. In tale maniera la mano scorrerà in modo parallelo con le corde e il plettro andrà a pizzicare con il movimento del polso. Poi, esiste anche chi lo tiene fra pollice e medio lasciandosi libero l’indice per il tapping. Ma questo di solito nei professionisti, oppure chi lo tiene con tre dita come Carlos Santana, che va ad utilizzare dei plettri macroscopici. Invece, c’è chi ha fatto uso di monete come Brian May, che utilizza una moneta da sei Pence con un lato zigrinato per ottenere un attacco molto presente e stridulo. Invece, Billy Gibbons usa un peso messicano.

Studentessa di Scienze della Comunicazione e soprattutto amante della scrittura. Appassionata della lettura e dell’arte. Scrivo dai periodi delle medie, ma dopo il liceo ho iniziato a perfezionarmi. Ho collaborato con qualche casa editrice, due pubblicazioni certificate e molte altre in self.  Da sempre ho creduto nella passione per la scrittura degli articoli, mi piace tutto ciò che ruota attorno alla tecnologia, alla musica e tutto ciò che concerne la comunicazione. Sono felice di poter scrivere articoli su questi temi.

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