Come valutare la qualità di un violino: componenti, corde, materiali, design, prezzi

Il violino rappresenta certamente il più celebre degli strumenti appartenenti alla famiglia degli archi. Sul mercato è presente una vasta quantità di prodotti, realizzati con materiali e formati tra loro anche molto diversi. Come orientarsi quindi per l’acquisto di un violino di qualità? Quali sono gli elementi di composizione e di design da tenere in conto? Lo spieghiamo dettagliatamente in questo articolo.

Legni e componenti

Il principale materiale di costruzione del violino, che costituisce lo strumento quasi nella sua interezza, è il legno. Un violino di qualità presenta differenti varietà di legni, ciascuna applicata in modo specifico ad uno o a più componenti, come classificato qui di seguito:

  • abete rosso per la tavola armonica, la catena e l’anima
  • acero montano per il fondo, il manico, la fascia di contorno e il ponticello
  • ebano per il filetto, la cordiera, la tastiera e i piroli
  • ciliegio come alternativa all’ebano per il filetto

A detta dei maggiori professionisti del violino, l’impiego di queste composizioni consente la migliore resa musicale dello strumento e gli permette di durare nel tempo, traendo qualità sonore sempre più ricche ed apprezzabili. Merito del processo di invecchiamento del legno, che porta progressivamente ad asciugarne le micro cavità facendogli perdere acqua e resine.

Le corde

Fino al Diciassettesimo Secolo le corde da violino venivano realizzate interamente mediante il budello animale, soprattutto di specie ovina (pecora o agnello). Successivamente si è cominciato a rivestirle con un filo metallico, così da farle risultare più sottili e responsive. I metalli impiegati erano diversi. Inizialmente si trattava essenzialmente di rame ed argento, ma nel tempo hanno cominciato ad affermarsi anche altre varianti quali oro, tungsteno, cromo e alluminio.

Oggi le corde da violino sono completamente composte dal cosiddetto acciaio armonico. Si tratta di un acciaio al silicio ad elevato tenore di carbonio: un mix di componenti che risulta particolarmente duro e resistente. Per fare acquisire al composto l’elasticità necessaria, esso viene ricotto e temprato ad una temperatura di circa 800 gradi centigradi.

L’impiego dell’acciaio ha rappresentato una vera svolta per quanto riguarda il tema dell’accordatura dello strumento. La fibra animale presenta infatti lo svantaggio di risentire particolarmente delle variabili ambientali, quali soprattutto la temperatura e il tasso di umidità. Le corde in acciaio invece non risentono quasi per nulla di questi elementi: di conseguenza durano di più e permettono di mantenere l’accordatura molto più a lungo. Nella seconda metà del Ventesimo Secolo si sono affermate altre varianti di tipo sintetico, in grado di offrire una sonorità più morbida ed ancora una tenuta ottimale dell’accordatura.

Nonostante i materiali sintetici e i metalli siano molto meno costosi rispetto al budello, molti musicisti preferiscono però adoperare ancora il derivato animale. Pare infatti che, rispetto ad ogni altra composizione di materiali, anche studiata ad hoc, il budello resti quello che riesce a conferire al suono del violino il timbro più pieno e gradevole.

Stile e design

Il design di un violino ricorda vagamente la forma del numero otto. I profili tondeggianti sono richiamati anche dalle cosiddette effe: gli intagli posti al di sopra della tavola armonica che permettono al suono di fuoriuscire (sui modelli più antichi e dalla forma ovale, tali aperture richiamano invece la lettera C). L’elemento più caratteristico del design di un violino è però sempre rappresentato dal riccio, la parte superiore del manico. Il riccio può avere lavorazioni di diversa fattura e rappresentare forme particolari. Tra le più diffuse troviamo la testa di drago e quella di leone. Essendo un elemento di pura creatività viene considerato la firma del liutaio, che scolpisce lo strumento come fosse una vera e propria opera d’arte.

Un liutaio può intervenire anche a posteriori, su un violino già costruito, per apportare dei cambiamenti volti a migliorare la resa dello strumento.

Le parti che possono essere modificate sono sostanzialmente quelle mobili del ponticello e dell’anima. Altro elemento che influisce sull’estetica dello strumento, ma anche sulla sua prestazione sonora, è la vernice di copertura. Questa è costituita da una miscela di alcool, olio e resine vegetali, le cui concentrazioni sono a completa discrezione del liutaio, il quale applica la sua esperienza alle caratteristiche tecniche ricercate dal musicista.

Mentoniera e spalliera

La spalliera non è considerato un accessorio obbligatorio, in quanto sembra che impoverisca leggermente il suono del violino. Tuttavia è consigliata, soprattutto a chi ha il collo particolarmente lungo e potrebbe, più di altri, incorrere in infiammazioni o disturbi articolari legati ad una postura errata. La mentoniera è invece diventata già da diverso tempo un accessorio indispensabile, non solo ad aumentare la comodità del violista durante la performance, ma anche al fine di preservare il legno di costruzione dal sudore o da altri elementi abrasivi.

Anche la scelta dei materiali per questi accessori è molto importante, per beneficiare del massimo comfort ed avere anche una resa del suono ottimale. Quelli della migliore qualità sono sempre fatte in legno e più in particolare di ebano. Non mancano però sul mercato realizzazioni di mentoniere e spalliere, di ottima qualità, costituite da resina ABS e schiuma EVA.

Questi accessori devono inoltre presentare delle misure perfettamente in linea con quelle del violino. Nonché essere dotati di un efficace sistema di regolazione, per adattarsi al meglio alla struttura fisica dell’utilizzatore. Sarebbe altresì preferibile che la mentoniera, e soprattutto la spalliera, che è il supporto di dimensioni normalmente più importanti, siano dotate anche di un meccanismo pieghevole, in modo tale da poter essere trasportate con facilità nella custodia dello strumento, senza interferire con lo stesso.

Marche e prezzi

Tra le marche di violino della migliore qualità troviamo Edgar Russ e Yamaha. Ottime anche le proposte di Stagg, Stentor, Kinglos, Cremona e Gewa. I prezzi variano sensibilmente, in base alle caratteristiche tecniche del prodotto ed agli accessori e ricambi eventualmente inclusi nella confezione originale. Si tratta inoltre di costi che per natura possono essere soggetti ad oscillazioni di varia entità nel corso del tempo. Per tutte queste ragioni, si raccomanda sempre di verificare con attenzione le informazioni relative ai prezzi che sono riportate presso i siti ufficiali delle case produttrici.

Laureata in Marketing e Comunicazione, ho avuto diverse esperienze professionali in campo pubblicitario. Amo leggere e scrivere da sempre interessandomi di vari ambiti; in particolare moda, benessere, design e tecnologia. Scrivo anche poesie, alcune delle quali pubblicate in volumi antologici.

Back to top
Migliori Strumenti Musicali