Basso elettrico in ontano o frassino: quale scegliere? Guida al confronto, marche e costi

Il basso elettrico è uno strumento molto simile alla chitarra elettrica dal punto di vista estetico, anche se ci sono delle sostanziali differenze. Il contributo di questo strumento, all’interno di un gruppo è fondamentale, grazie alla sua capacità di sostenere in modo armonico tutti gli altri strumenti e di garantire bassi corposi e profondi. Senza il basso elettrico il sound di una qualsiasi esecuzione risulterebbe impoverito, svuotato e soprattutto poco convincente. Infine, va detto che il basso elettrico regalo dei slanci spesso inaspettati.

Cos’è il basso elettrico

Il basso elettrico è uno strumento a corde elettrificato. Come detto precedentemente, è molto simile alla chitarra elettrica, ma è di dimensioni maggiori e ha un numero differente di corde. Anche il basso elettrico possiede un corpo definito ”solidbody”, ovvero composto da una cassa armonica e da un sistema di pick up magnetici che rilevano le vibrazioni delle corde e le trasformano in impulso elettrico. Il segnale, infine, viene convertito in suono e viene amplificato grazie a degli amplificatori.

Il basso elettrico produce, per la maggior parte, suoni gravi e profondi, a differenza delle chitarre elettriche. Si tratta, dunque, di uno strumento adatto a ruoli di accompagnamento e di sostegno armonico per gli altri strumenti del gruppo. I giri di basso, infine, sono molto usati da tanti gruppi noti.

Vari tipi di basso elettrico

Esistono due tipologie di basso elettrico, che si differenziano principalmente in base al numero di corde montate: i bassi elettrici a 4 corde e quelli a 5 corde. Il basso elettrico a 4 corde è molto simile al contrabbasso amplificato, poiché ha lo stesso numero di corde. In genere queste sono accordate sulle note Sol, Re, La e Mi. Questa tipologia di strumento è più semplice, rispetto ad altri, da suonare perché il numero di corde limitato rende più facile il controllo di esse ed è più agevole da usare con le mani, soprattutto se si tratta di principianti. In genere, rispetto ai modelli a 5 corde, è anche meno pesante. Un difetto, però, è che hanno capacità espressive più limitate, a causa proprio della mancanza di una corda.

Il basso elettrico a 5 corde è utile ai bassisti che posseggono una tecnica un po’ più avanzata e desiderano allargare le proprie capacità espressive. Questi bassi, infatti, sono più complessi da suonare e garantiscono un suono più ampio e ricco. Di solito le corde sono accordate in Sol, Re, La, Mi e Si. Dunque, riassumendo, ci sono due tipologie di basso:

  • Basso elettrico a 4 corde
  • Basso elettrico a 5 corde

In vendita sul mercato esistono anche modelli di bassi a 10 o a 12 corde. Questi tipi di bassi offrono una sonorità ricca e piena, ma richiedono una certa esperienza e padronanza prima di essere suonati.

Tipologie di basso particolari

Proprio come le chitarre acustiche ed elettriche, alcuni bassi elettrici sono vendibili in modelli fretless, ovvero senza tasti. Questi modelli sono particolarmente difficili da suonare rispetto ai modelli standard. Questo accade perché sono assenti le traversine metalliche che individuano le zone della tastiera e di conseguenza risulterà più difficile premere la corda all’altezza giusta.

Esistono anche dei bassi elettrici adatti ai mancini e per questo vengono definiti ”bassi elettrici mancini”, detti anche ”lefty”. Questi modelli non devono mai essere suonati al contrario, la mano destra va sul manico e la sinistra invece deve diteggiare. Dunque, riassumendo, esistono altri due modelli di bassi elettrici particolari:

  • Basso elettrico Fretless
  • Basso elettrico mancino

Le componenti del basso elettrico

Prima di acquistare un basso elettrico bisogna conoscere bene le parti che lo compongono e quali sono le caratteristiche e gli aspetti che influenzano di più la performance sonora. Le parti fondamentali di un basso sono:

  • corpo,
  • manico
  • tastiera
  • pickup

Il basso elettrico possiede una cassa di risonanza ed è caratterizzato da suoni particolarmente gravi e pieni e vengono generati dalle corde, acquisiti dai pick-up e prodotto poi in seguito con l’amplificatore. La differenza di suono, dunque, non è data tanto dalla cassa di risonanza quanto dal tipo di legno usato per il corpo dello strumento.

Tra i legni più usato possono essere citati l’ontano e il frassino. Sono materiali particolarmente disponibili in natura e garantiscono grandi perfomance a basse frequenze, utili e fondamentali per un bel suono. L’ontano offre maggiormente un suono basso e morbido, mentre il frassino è più forte e potente, anche se ci sono frequenze più alte. Inoltre il basso in ontano risulta decisamente più leggero rispetto ad uno in frassino che pesa circa 2 kg. Le dimensioni dipendono anche in generale dalla grandezza dello strumento e dal numero di corde. Per iniziare è sempre consigliabile acquistare un basso più leggero e pratico e va scelto anche in base alla corporatura.

Il basso, infine, può essere verniciato sul corpo in diversi colori con smalti definiti speciali o anche trasparenti, questi fanno risaltare le venature del legno. Un colore troppo opaco potrebbe non far vedere bene la qualità del materiale con il quale è composto e impedirebbe di vedere alcune crepe interne.

Mi chiamo Martina, sono del ’97 e frequento la facoltà di Lettere Moderne all’Università di Napoli, Federico II. Amo da sempre il giornalismo e mi piace molto scrivere. Mi coinvolge anche trattare i più disparati argomenti, soprattutto nell’ambito della musica e degli strumenti musicali poiché sono anche appassionata di chitarra e pianoforte. Tra i miei hobby ci sono sicuramente la lettura di poesia, la scrittura, la musica e la danza.

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