Bassi elettroacustici o elettrici: quali scegliere? Guida al confronto, dettagli e differenze, costi

Il basso é sicuramente uno degli strumenti più apprezzati assieme alla chitarra. Eppure, le differenze tra i due strumenti, sono più che sostanziali. Tanto è vero che, per imparare a suonarli, le dinamiche di applicazione cambiano moltissimo. Mentre solitamente si inizia dallo studio della chitarra classica o acustica, per passare successivamente a quella elettrica, con il basso funziona in tutt’altro modo. Ovvero, per suonare il basso elettrico in una band, in genere si comincia proprio dal basso elettrico. Il motivo principale risiede nel fatto che, il basso elettrico, consente una postura più comoda. I magneti posizionati sulla sua tavola armonica rendono, infatti, molto facile l’appoggio della mano destra. Senza contare che il basso elettrico ha uno spessore decisamente più contenuto, il che determina una maggiore e indiscussa maneggevolezza.

E se si volesse optare per un basso a metà strada tra l’acustico e l’elettrico? Der resto, sul mercato attuale sono oramai molte le proposte dei bassi cosiddetti elettroacustici. In questo articolo facciamo proprio il punto su tutte le differenze che intercorrono tra il basso elettrico e quello elettroacustico, fornendo una utile guida al confronto da tenere presente per un eventuale scelta di acquisto.

Il basso elettroacustico

Il basso elettroacustico non è altro che un basso di tipo acustico, sul quale é installato un sistema di amplificazione. Questo é tale da consentire allo strumento una resa ottimale, sia durante le prove in studio, che nelle esibizioni dal vivo. Il sistema di amplificazione consiste generalmente in un dispositivo di pre amplificazione incorporato, con equalizzatore multi banda e pick-up piezoelettrico posizionato sul ponte.

A livello di riproduzione acustica, invece, ciò che fa la differenza sono le dimensioni della cassa di risonanza. E’ questa che, nelle esibizioni unplugged, conferisce volume al suono e dunque, se risulta troppo piccola, può inficiare non poco la performance musicale del basso. Questo aspetto è così importante che, anche nei set di genere acustico, non è raro per i bassisti affidarsi comunque allo strumento elettrico.

Il basso elettrico

Il basso elettrico é sicuramente quello che, più di altri, é capace di creare ritmiche sempre nuove ed affascinanti. Merito di un registro di suoni molto ampio e di una struttura che, come accennavamo sopra, consente un approccio più pratico ed una gestione facilitata anche da parte dei suonatori meno esperti. Ma anche i bassi elettrici non sono tutti uguali tra loro. L’elemento distintivo dal punto di vista della riproduzione sonora è, in questo caso, il tipo di pick-up installato al di sopra dello strumento.

A tal proposito, possiamo distinguere ben tre tipologie principali di pick-up:

  1. a bobina singola (single coil)
  2. a bobina separata (split coil)
  3. a doppia bobina (humbucker)

Il primo dispositivo ha la sonorità tendenzialmente più limpida e brillante, ma é soggetto a risentire dei rumori di fondo. La bobina separata, invece, risulta in grado di contenere questa problematica, riuscendo a mantenere contemporaneamente una buona chiarezza del suono. L’ultima tipologia é quella che annulla completamente eventuali disturbi ma, per quanto sia comunque ricco, il suono emesso sembra perdere un po’ in definizione.

Tutto ciò, chiaramente, è valido in linea generale. La resa finale del suono dipende, infatti, anche da molti altri requisiti che caratterizzano lo strumento in questione.

L’amplificatore

Non si può fare un esame completo di questi strumenti senza tenere conto di un accessorio fondamentale per il loro utilizzo: l’amplificatore. Se si è alle prime armi e si deve acquistare un amplificatore per suonare essenzialmente in casa, basterebbe un semplice modello combo da 15 watt di potenza. Questi amplificatori, a dispetto di un ingombro minimo, sono dotati di ottime tecnologie ed offrono moltissime opzioni musicali tali da soddisfare molteplici esigenze di utilizzo.

Quel che può essere fondamentale da verificare è che, l’amplificatore selezionato, sia dotato di un ingresso per lo smartphone o per il lettore Mp3, in modo da poter caricare comodamente le basi musicali da questi dispositivi. Un altro elemento, a dir poco essenziale per chiunque suoni in ambito domestico, é che ci sia anche un’uscita dedicata al collegamento delle cuffie.

Marche e prezzi

Tra i migliori riferimenti per l’acquisto di bassi elettroacustici ed elettrici troviamo Fender, Ibanez, Rocktile e Gear 4 Music. Si tratta di collezioni sempre al passo con i tempi, di alta avanguardia dal punto di vista tecnico, ma anche molto assortite negli stili e nelle colorazioni disponibili. Generalmente, sono fornite anche di strumenti appositamente prodotti per i musicisti mancini. I prezzi base di questi strumenti sono compresi di solito tra i 100 ed i 300 euro circa. Possono però subire delle variazioni di rilievo in base alle caratteristiche specifiche del prodotto e/o alla eventuale presenza di ricambi e/o accessori inclusi.

Si tratta, inoltre, di costi che per natura potrebbero subire modifiche ed oscillazioni di varia entità nel corso del tempo. Per tali ragioni, si raccomanda di verificare sempre i prezzi effettivi presso i canali ufficiali dei marchi produttori.

Laureata in Marketing e Comunicazione, ho avuto diverse esperienze professionali in campo pubblicitario. Amo leggere e scrivere da sempre interessandomi di vari ambiti; in particolare moda, benessere, design e tecnologia. Scrivo anche poesie, alcune delle quali pubblicate in volumi antologici.

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