Bassi elettrici per principianti: quale acquistare? Guida, info e migliori prodotti per fasce di prezzo

Il basso elettrico, chiamato anche tecnicamente chitarra basso elettrica o più semplicemente basso, è uno strumento musicale appartenente alla famiglia dei cordofoni che viene solitamente amplificato elettricamente, al contrario del basso acustico. E’ caratterizzato, prevalentemente, dalla tessitura grave del suono, originariamente uguale a quella posizionata sul contrabbasso e che produce comunque dei suoni al di sotto del do centrale, sotto il rigo, precisamente in chiave di violino.

La storia del basso elettrico è secolare  ed è molto simile alla chitarra, essendo un suo lontano parente. Il suo contributo in un gruppo resta fondamentale, grazie soprattutto alla sua capacità di sostenere armonicamente gli altri strumenti e di regalare, per questo, bassi corposi e al tempo stesso profondi. Senza un basso elettrico, i suond di qualsiasi esecuzione risulterebbe svuotati ed anche molto poco convincenti.

L’origine e lo sviluppo del basso elettrico

Il primo modello noto di basso elettrico è quello a quattro corde, tra i marchi più noti che possono essere citati c’è prevalentemente l’Audiovox Model. In seguito, nel mondo del mercato, sono stati venduti e vengono tutt’ora messi in commercio bassi elettrici di differenti tipologie. Tra queste spiccano sicuramente quelli a sette corde, o anche a otto corde. In questo caso la seconda corda viene accordata un’ottava sotto, proprio come capita con le chitarre a dodici corde, raggruppate a tre, realizzate, per esempio, dalla Alembic.

Le parti dello strumento

Un basso elettrico è formato prevalentemente da:

  • corpo
  • manico
  • tastiera
  • corde
  • pick-up
  • circuiteria
  • ponte
  • capotasto
  • truss rod

Il corpo di un basso elettrico è solitamente realizzato in legno pieno, non cavo, come avviene, invece, nel basso acustico con cassa armonica o nel basso elettrico semi-acustico. La forma del legno, così come la sua qualità e la tipologia di innesto, influenzano molto la qualità del suono dell’intero strumento. Costituiscono, però, anche un importante criterio di valutazione. La realizzazione in legno massello, inoltre, influisce sull’intera compattezza dello strumento e, ancora una volta, sulla qualità sonora. Il corpo può anche essere verniciato con una particolare vernice coprente, o rifinito in cera o con vernice satinata.

Il manico è realizzato in acero e ospita la tastiera dello strumento che permette il passaggio delle corde. Da un lato termina con il corpo intero dello strumento, mentre dall’altro lato c’è la paletta che, grazie alle meccaniche, permette di situare in trazione le corde e di poterle così accordare sino alla tensione desiderata. Vi sono, inoltre, dei bassi senza paletta, con le meccaniche di accordatura situate vicino al ponte.

La tastiera del basso elettrico, come in tutti gli altri strumenti a corda, è formata da una superficie in legno su cui si possono premere le corde per poter, così, variare l’intonazione della nota che viene solitamente prodotta. La tastiera del basso elettrico può anche ospitare più tasti, così come può esserne totalmente privata. I legni più utilizzati con cui si realizzano le migliori tastiere per bassi elettrici sono l’ebano, che appare estremamente duro e al tempo stesso liscio, l’acero e il palissandro, decisamente più diffuso, ma al tempo stesso meno pregiato a causa, soprattutto, della maggiore porosità del materiale. Questo, a suo favore, permette di offrire una minore deformazione dovuta prevalentemente agli agenti atmosferici, come ad esempio le variazioni di temperatura, l’umidità ed altri particolari fenomeni.

Le corde del basso elettrico sono, di solito, in acciaio, con un’anima particolarmente solida. Questa può essere una sezione circolare o esagonale con un avvolgimento esterno che consente alla corda di raggiungere una tale massa da poterla, poi, collocare nello spettro, in particolar modo nell’ottava giusta. I materiali in acciaio più comunemente usati sono il nichel con tutte le differenze timbriche che ne derivano. In alcuni casi la corda metallica può essere anche rivestita in materiale sintetico. Anche il tipo di avvolgimento determina la superficie della corda, che può essere ruvida, semi-liscia e liscia. Alcuni modelli di bassi, adatti ai principianti, presentano, nello specifico, delle corde in silicone. Presenta, inoltre, quattro corde, con la medesima accordatura; Sol, Re, La, Mi, in ordine di altezza, dalla più acuta a quella più grave.

I pick up esistono in differenti modelli, che cambiano in base al genere per il quale il basso è stato, in generale, progettato. Lo split-coil, chiamato anche ”tipo Precision” o anche comunemente ”P”, è formato da due bobine, ognuna con 4 magneti, due per corda. Il single-coil, chiamato ”tipo Jazz” o anche ”J”, composto da un unico corpo allungato che prevede l’interesse complessivo  di ogni singola corda. Col tempo si sono aggiunte anche altre tipologie di pick up, come per esempio l’humbucker. Solitamente tutti i pick up sono passivi, ma vi sono anche alcuni modelli che necessitano di un’alimentazione dedicata e specifica.

La circuiteria è presente in tutti i bassi poichè permette il controllo del suono sullo strumento. Questa può essere attiva o passiva. In quella passiva si fa uso di pochi componenti elettronici, come ad esempio i potenziometri e i condensatori. I bassi elettrici attivi, invece, presentano una circuiteria elettronica alimentata da particolari batterie.

Il ponte, al quale si ancorano le corde, è fissato sulla superficie anteriore del corpo. Il fabbricato di solito viene realizzato in metallo ed è sempre fisso. In qualche caso, però, il ponte può essere realizzato anche in legno. Il ponte, in generale, influisce sul timbro dello strumento.

Il capotasto, definito anche ”nut”, è la struttura situata al termine della tastiera, in particolar modo sul lato della paletta, dove si appoggiano le corde all’uscita dalle meccaniche. E’ costruito in vari materiali come l’osso, materiali sintetici o metalli, come ad esempio, l’ottone. Questo ha il compito di dare alle corde la corretta spaziatura e consente di trasmettere le vibrazioni sino al manico.

Il truss rod è un’asta metallica curva, situata di solito nella concavità anteriore, contenuta nello spessore del manico. Se sottoposta ad un particolare tipo di tensione tramite un bullone installato ad una delle due estremità, realizza e controbilancia la tensione che viene esercitata sul manico stesso delle corde evitando, così, che si deformi. Questo, inoltre,  potrebbe anche compromettere la sonorità,  l’intonazione e persino la qualità  generale dello strumento.

Mi chiamo Martina, sono del ’97 e frequento la facoltà di Lettere Moderne all’Università di Napoli, Federico II. Amo da sempre il giornalismo e mi piace molto scrivere. Mi coinvolge anche trattare i più disparati argomenti, soprattutto nell’ambito della musica e degli strumenti musicali poiché sono anche appassionata di chitarra e pianoforte. Tra i miei hobby ci sono sicuramente la lettura di poesia, la scrittura, la musica e la danza.

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